Ed eccoci qua, dopo assicurazioni, tablet e telefonini il mondo degli istituti di credito in Italia (ormai ri-qualificati recupero crediti) entra direttamente nell’immobiliare.
E mentre nei paesi anglosassoni gli operatori immobiliari si sbizzarriscono nel professionalizzarsi e studiare nuovi appellativi oltre ai vari flat hunter, property finder o buyer agency, in Italia nascono i corner real estate agency in the bank, nasce la figura full service by Bank.
Le banche stanno formando veri e propri agenti immobiliari per gestire i corner all’interno delle filiali o addirittura assumendo mediatori in proprie strutture collegate nelle quali proporre gli immobili in vendita. In sostanza essi saranno veri mediatori che dovranno mettere in accordo le parti, compratori e venditori, senza alcun vincolo di interesse con alcuna.
Ovvio aspettarsi dunque che non proporranno alcun immobile incagliato con loro finanziamenti e saranno imparziali anche nel consigliare, ed erogare finanziamenti su un immobile in cui hanno interesse o su un altro privato.
E che dire delle imprese di costruzione che chiederanno loro finanziamenti? Saranno completamente liberi di dare mandato all’agenzia del paese o i finanziatori avranno interesse a gestire anche le vendite in cantiere anzi in corner? Potrebbero forse fare pressione su l’acquisto di un lotto incagliato o saranno completamente imparziali?
Questa novità viene ipotizzata, dicono, per migliorare la poco credibili e affidabile immagine degli agenti immobiliari, la professionalità delle banche garantirà nuovo lustro al settore.
Una legislazione non di parte che vieta agli agenti immobiliari di occuparsi di mediazione creditizia, chiuderà un occhio nei confronti della banche che svolgeranno intermediazione immobiliare?
Fiaip e Fimaa hanno iniziato la loro battaglia, nell’attesa cari colleghi, forse qualcuno potrebbe consigliarci di inviare il curricula alla filiale più vicina.
Happy Bank at all!